Con una serie di decisioni del 14.04.2022 la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo si è dimostrata, nuovamente, sensibile alle doglianze sollevate dallo studio dell’avv. Michele Scolamiero facendo si che gran parte delle censure mosse alla condotta tenuta dallo Stato Italiano che, ad avvisto dello studio, si era reso colpevole di aver violato la Convenzione Europea per la Salvaguardia dei diritti dell’Uomo, in particolare l’art. 6§1 in tema di equo processo trovassero, ancora una volta, soddisfazione.
“Lo scandalo del sangue infetto. La Corte europea dei diritti umani ha condannato l’Italia a risarcire più di 370 cittadini che si sono ammalati dopo le trasfusioni di plasma. Perla Dipoppa”
La Corte Europea dei Diritti Dell’Uomo ha ritenuto congrua “l’EQUA RIPARAZIONE”
Questa è stata la decisione della Corte Edu, durato circa tre anni. E’ FINITO il processo intentato nei confronti dello Stato Italiano nel gennaio 2013 dall’avv. Michele Scolamiero, promotore di dieci ricorsi (per un totale di 230 assistiti), presentati dinanzi alla Corte Europea dei Diritti Dell’Uomo di Strasburgo, la cui sentenza ha posto la parola fine alle aspettative di migliaia di cittadini danneggiati da trasfusioni infette, nei confronti dei quali lo Stato Italiano aveva promosso un’iniziativa legislativa volta a transigere i contenziosi giudiziari dagli stessi introdotti, al fine di riconoscere loro un giusto risarcimento.